Apple: una storia americana – Pezzi storici in mostra

Presso “General Storage” al piano interrato (a fianco al negozio dell’usato “Mercatino”) del Centro Commerciale Città Fiera – Torreano di Martignacco (UD), in collaborazione con FriulComputer.

Dal 16 Febbraio al 3 Marzo
Orari:
dal lunedì al sabato dalle 9.30 alle 20.30
il venerdì dalle 9.30 alle 22.00

APPLE: UNA STORIA AMERICANA
Dal Macintosh all’iPhone la tecnologia che ci ha cambiato la vita

Ogni oggetto racconta una storia.

La storia di Apple è il sogno di due ragazzi, Steve Jobs e il suo amico Steve Wozniak, che nel 1976 cominciarono ad assemblare computer nel garage di casa.

In quel garage nacque la più famosa azienda di informatica del mondo, la Apple: i suoi dispositivi e servizi hanno rivoluzionato il nostro modo di lavorare, comunicare e divertirci.

 Gli oggetti (computer, smartphone, riproduttori musicali) esposti non sono in vendita: provengono dalle collezioni di appassionati d’informatica dell’Apple user group FVG, gruppo ufficiale di utenti Apple del Friuli Venezia Giulia, riconosciuto da Apple.

8 pensieri riguardo “Apple: una storia americana – Pezzi storici in mostra”

  1. Forse è un po’ tardi, e forse li avete già in mostra, ma se vi servisse qualche modello “interessante” ve li potrei prestare…
    -copia della board dell’Apple 1
    -Apple Lisa
    -Mac 128k
    -Apple III
    -Mac XX Anniversary
    -Mac Cube
    -Apple GS Woz edition
    solo per citarne alcuni

    1. Grazie!!
      Hai dei modelli importanti per la storia di Apple e bellissimi, che farebbero la gioia di qualsiasi collezionista!
      Un Lisa o un TAM sarebbero stati benissimo nella “vetrina” grande!
      Sotto, nella esposizione vera e propria, per come abbiamo dovuto (e in parte voluto) impostarla, forse sarebbero stati un pò troppo esposti alla curiosità del pubblico che difficilmente si trattiene dal “toccare” le cose che lo incuriosiscono.
      Ma in futuro, se sei d’accordo, potremmo trovare il modo di esporre adeguatamente non solo i tuoi pezzi ma anche quelli di tanti collezionisti del gruppo che per vari motivi non hanno trovato spazio.

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