Stupidario funebre

Ci sia consentito di far notare alcune cose sulla reazione dei media alla morte di Steve Jobs, di cui cercheremo prossimamente di parlare a mente fredda, come sarebbe saggio (o per lo meno opportuno) fare in questi casi.

In questi giorni se ne sono sentite di tutti i colori, dimostrando ancora una volta come siano superficiali certe fonti di informazione e come le reazioni emotive vadano spesso al dilà del buon senso. Meritano comunque particolare attenzione alcune delle cose più grottesche che sono state dette.

DEFINIZIONI

  • guru (un pò da tutti, specie quelli che avendo letto all’ultimo minuto il discorso di Stanford hanno impresso nella memoria solo che a Steve piaceva la cucina Hare Krishna)
  • santone dell’informatica (da tutte quelle persone tristi che non riescono a distinguere l’entusiasmo dalla devozione mistica)
  • il Gesù Cristo dei computer (da Il Foglio, solitamente bene informato sulle cose di Apple che era già uscito con un lodevole numero monografico il giorno delle dimissioni ufficiali da CEO, ma insistendo oltre il decoroso su questa infelice metafora)
  • il Capo della Setta Apple (da coloro a cui il termine “santone” sembrava troppo poco, evidentemente)
  • l’inventore del computer, del telefono, della televisione, del marketing, della comunicazione di massa, dei pulloverino nero, della moda, della pubblicità, della musica, dell’arte (da quelli che scrivevano senza sapere cosa dire ma sapendo che bisognava “spararla” comunque più grossa degli altri)
  • maligno (da Stallman, fondatore della Free Software Fondation che ha detto che il progetto di Jobs era “privare gli stupidi della loro libertà”)
  • inopportuno in quanto bisogna “sostenere il software libero” (da un noto politico italiano che per la regione che governa ha firmato un accordo con Microsoft!)
  • visionario (un pò da tutti, compreso il sottoscritto, e va bene: ma bisogna anche spiegare il perchè!)
  • geniale (ok,  come sopra, anche se il look di Jobs rendeva questo aggettivo auto-evidente)
  • l’inventore dell’iPhone – l’inventore dell’iPhone – l’inventore dell’iPhone

DISITINZIONI

  • quando muore la gente normale nessuno si agita tanto…
  • ci sono persone povere che fanno un gran bene ma nessuno se le ricorda quando muoiono…
  • ma era ricco…
  • ma faceva pubblicità
  • io uso Windows, Android, Linux (embè?)

DIFFAMAZIONI

  • non aveva inventato nulla
  • copiava
  • rubava
  • imprigionava il software
  • non mi consente di usare il mio telefono come voglio
  • è solo una moda

Infine una domanda:

  • per quanto tempo dovremo sentire commemorare qualsiasi informatico, magari meritevole, passato a miglior vita con, nelle prime tre righe dell’articolo, la frase “anche se non ha ricevuto gli onori di Steve Jobs“?

 

4 pensieri riguardo “Stupidario funebre”

  1. Forse la morte di Steve Jobs e la sua popolarità cambierà qualcosa, ho notato un certo “fervore” per Dennis Ritchie.
    Tutto dipende dal “popolo della rete”, se è maturo nel capire quanto sono importanti gli informatici, da sempre visti come “tecnici dell’arte minore” forse perchè associati al mondo (anche) ludico.

  2. Certo è che molti di coloro che si sono spesi in lodi sperticate di Steve Jobs erano di quelli che demonizzavano Apple.
    In un caso o nell’altro li si distingue sempre per la totale superficialità e per la enorme quantità di inesattezze tecniche…

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